Determinata carestia in alcune zone di Gaza, 500.000 persone soffrono la fame "catastrofica"

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Determinata carestia in alcune zone di Gaza, 500.000 persone soffrono la fame "catastrofica"

Determinata carestia in alcune zone di Gaza, 500.000 persone soffrono la fame "catastrofica"

Si prevede che la carestia si estenderà alla zona centrale e meridionale di Gaza entro la fine di settembre.

Secondo un avviso emesso venerdì dall'Integrated Food Security Phase Classification (IPC), nel governatorato di Gaza, dove si trova la città di Gaza, è stata riscontrata una situazione di carestia.

Il rapporto dell'IPC, un'iniziativa globale che monitora la fame con il sostegno dei governi, delle Nazioni Unite e delle organizzazioni non governative, prevede che la carestia si estenderà al governatorato di Deir al-Balah, nella Gaza centrale, e al governatorato di Khan Younis, nella Gaza meridionale, entro la fine di settembre.

L'IPC stesso non rilascia dichiarazioni ufficiali di carestia, ma le sue conclusioni possono orientare governi e organismi come l'ONU affinché emettano una dichiarazione di carestia.

Palestinesi aspettano di ricevere cibo da una mensa di beneficenza a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, 21 agosto 2025.

Il rapporto ha inoltre rilevato che oltre mezzo milione di persone nella Striscia di Gaza si trovano in condizioni di Fase 5, caratterizzate da livelli catastrofici di insicurezza alimentare. Circa 1,07 milioni di persone, il 54% della popolazione, si trovano in condizioni di Fase 4, caratterizzate da livelli di emergenza di insicurezza alimentare.

Secondo il rapporto, tra metà agosto e fine settembre 2025, si prevede che quasi un terzo della popolazione (circa 641.000 persone) dovrà affrontare condizioni catastrofiche di Fase 5 e il numero di persone che si troveranno in condizioni di emergenza aumenterà probabilmente a 1,14 milioni.

Il rapporto dell'IPC afferma che, data l'impossibilità di classificare la Striscia di Gaza settentrionale a causa delle barriere che la raggiungono, i dati contenuti nel rapporto sono sottostimati. Le stime escludono anche la popolazione rimanente a Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale, perché, secondo l'IPC, è per lo più disabitata.

La crisi alimentare a Gaza è peggiorata da quando il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è terminato a marzo e Israele ha imposto un blocco agli aiuti umanitari. È stato inoltre segnalato un numero crescente di decessi dovuti a malnutrizione e sono emerse immagini strazianti di bambini sofferenti e lunghe file per il cibo.

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